A LEZIONE DALLE API…
La prima lezione del Corso di Apicoltura a Zavattarello non poteva essere più illuminante: Paolo Fontana, entomologo di fama internazionale – nonché innamorato di api – ha trasmesso in una lunghissima lezione i fondamentali per avvicinarsi al mondo delle api.
E non solo: si sbaglia chi crede che occuparsi di api serva solo a produrre miele o polline o propoli.
Maneggiare le api impartisce insegnamenti universali e schiude a una sapienza alla quale inchinarsi. Sono innumerevoli gli insegnamenti di cui le api sono depositarie e che Paolo Fontana sa così bene identificare e trasmettere.
TRE esempi su tutti, colpiscono e danno da pensare e da scrivere, e da ripensarci la notte, e da condividere:
IL PRIMO ESEMPIO
Se si prendono dei telaini (i rettangoli con un foglio cereo sui quali le api vivono) da alveari diversi e si mettono insieme in un unico alveare (la cassetta di legno con 12 telaini nella quale vivono le api di una singola famiglia), dopo un primo momento di diffidenza e confusione, le api socializzano e si riorganizzano in colonia a dimostrare che i legami di parentela sono meno forti dei legami di relazione.
IL SECONDO ESEMPIO
Il veleno con le quali le api pungono fuoriesce da un pungiglione legato all’ultima parte dell’intestino: l’ape sa che pungendo morirà. Quale arma più convincente si poteva inventare a favore della nonviolenza?
IL TERZO ESEMPIO
La danza della api: un linguaggio complesso ed efficace
La danza delle api è un termine usato in apicoltura ed etologia per indicare una particolare danza a forma di otto. Qual è lo scopo di questo ballo? Comunicare alle proprie compagne preziose informazioni circa la distanza e la direzione in cui si trovano fiori, polline, nettare e sorgenti d’acqua, attraverso la danza scodinzolante (così chiamata per le vibrazioni generate dalle api mentre le eseguono).
Ad ogni movimento il suo significato: ecco come avviene la danza delle api.
L’ape esploratrice trova una nuova fonte di cibo troppo distante dall’alveare per essere vista e odorata dalle altre api. A questo punto compie una danza sul favo dell’alveare e ritorna dalle compagne. Tornata a destinazione, le altre api si raccolgono intorno all’ape esploratrice che, per emanare la fragranza dei fiori dai quali ha raccolto il nettare, si dimena nella danza. Se la fonte di cibo è vicina, ad un max di 50 metri dal loro alveare, l’ape operaia compie una danza circolare; se la distanza è superiore, la danza assume l’aspetto di un ‘otto’.
A questo punto, la comunicazione diviene sorprendentemente efficiente e complessa: tutti i movimenti dell’ape operaia hanno infatti uno specifico significato. Se si muove dal cerchio verso l’alto, vuol dire che la nuove fonte è in direzione del sole; se al contrario taglia verso il basso, le altre api comprendono che bisogna andare in direzione opposta. E ancora, se l’ape danzatrice taglia il cerchio formando un angolo, le altre comprendono che devono volare a destra o a sinistra rispetto al sole, a seconda dell’angolo che questa compie rispetto ad una immaginaria linea verticale.
Sorprendente vero? Se consideriamo la complessità dei passi e dell’informazione trasmessa dal mondo delle api, non possiamo non ammirare il grado di socializzazione e comunicazione raggiunto da questi piccoli, meravigliosi insetti.
Il Progetto Coemm promuove la Buona Comunicazione www.coemm.org
Sotto trovate uno stralcio del Regolamento Coemm 4.0
https://www.coemm.org/regolamento-coemm/
Da settembre 2016, alle 3 Regole, Etica, Altruismo, Riservatezza, si è aggiunta la quarta Regola, quella della Buona Comunicazione, intesa come una forma di comunicazione che preveda l’evidenziarsi del pensiero positivo in ogni forma di azione Umana.
Grazie a tecnologie e saperi sempre più alla portata di tutti, la Buona
Comunicazione è essenziale per poter discernere su ogni aspetto sociale e
saperlo diffondere attraverso il passa parola, al fine di creare un sempre
più etico consenso.
Gian Luigi Savini
Blogger del Progetto Coemm
La buona comunicazione:
è un progetto autonomo per il cammino verso un Mondo Migliore e unisce un gruppo di bloggers che si ispirano alle linee guida dell’Associazione no profit COEMM (Maura Luperto Presidente e Maurizio Sarlo Fondatore) Info: www.coemm.org https://www.facebook.com/COEMMeCLEMMOfficialPage/
Il video integrale e le diapositive di questa lezione saranno a breve disponibili sul sito del Premio letterario L’Oro di Zavattarello www.orodizavattarello.it, nella sezione Eventi, Scuola di Apicoltura.
Per chi fosse interessato alla presentazione del volume “l’Oro di Zavattarello i racconti 2018” Martedi 13 novembre 2018 ore 18.30 – presso libreria Rizzoli – Galleria Vittorio Emanuele II – Milano
https://www.raiplayradio.it/audio/2018/02/Radio3-Scienza-a525ec7b-9565-45b5-af58-6c2e53f98923.html